lunedì 2 maggio 2011

Documenti per esportare extra- Cee

   Avvicinandosi all’export, una delle prime esigenze del produttore è sapere quali documenti occorrono per esportare i loro prodotti all’estero.
In questo post, cercherò di aiutarvi per chiarire alcuni dei vostri dubbi.
Premetto però che fornirò delle informazioni generali distinguendo tra esportazioni al di fuori dell’Unione Europea e vendite in Europa, ma possono comunque esserci delle piccole aggiunte di documentazione specifica per un determinato paese ( o delle semplificazioni ) a seconda del paese con cui si va ad interagire e dal prodotto che si intende esportare.
Primissima cosa da ottenere per qualsiasi tipo di esportazione che si prolunghi  nel tempo è il Numero Meccanografico in sostanza un codice alfanumerico di 8 cifre con cui la nostra azienda è registrata presso la Camera di Commercio di appartenenza. Per qualsiasi altro documento rilasciato in futuro dall’ente e necessario per le nostre esportazioni noi faremo riferimento a questo numero.
Come ottenerlo?
E’ semplice, basta recarsi presso la Camera di Commercio fornire alcuni documenti come: richiesta di rilascio su carta intestata aziendale, fotocopia del documento di identità del titolare, un questionario informativo compilato e una dichiarazione attestante il possedimento di uno dei requisiti richiesti, ad esempio, aver effettuato almeno una transazione commerciale di 12500 euro o aver rapporti con l’estero.
Il costo è di circa 5 euro, ovvero i soli diritti di segreteria.
Naturalmente se siamo alla prima esportazione in assoluto, possiamo iniziare ad operare senza questo numero (per piccoli carichi), anche se ciò è possibile solo in Ue perché come vedrai di seguito, per esportazioni extra CEE questo codice ti servirà sin dall’inizio per il rilascio di altra documentazione necessaria.

Ottenuto il numero meccanografico, cosa mi occorre per esportare extra Cee?
Allora di seguito traccerò uno schema di tutto il percorso export e dei documenti necessari considerando di spedire la nostra merce tramite container caricati su navi o via aerea.

L’iter da seguire con caricamento marittimo sarà questo:
1)    Arriverà il camion/container inviato dallo spedizioniere. Il produttore (o chi vende) fara' caricare il container e al termine del carico dara' all'autista/ trasportatore  5 copie della fattura per la merce e 5 copie della Packing list, bolla, lettera di vettura ( che fornirà' l'autista del container) ed eventualmente anche la scheda di trasporto.
2)   Una volta imbarcato il container lo spedizioniere invierà al venditore 3 copie originali del Bill of Landing ( B/L, polizza di carico) assicurazione per il trasporto e certificato Eur-1 ( questi ultimi 2 elementi a volte non sono richiesti). NB: Lo spedizioniere si occupa delle BL!!!
3)    Nel frattempo il venditore prepara altra documentazione necessaria al cliente per sdoganare la merce nel paese di destinazione, ovvero:

-          2 fatture in originale con timbro aziendale firmate anche semplicemente da un addetto;
-          3 copie della packing list (= distinta colli) con timbro aziendale siglato come sopra;
-          3 copie originali del B/L e poi copia del certificato Eur1 e dell’assicurazione se previsto ( questi documenti dovrà inviarmeli lo spedizioniere);
-          Certificato di origine allegante anche una fattura della merce vistata dalla camera di commercio. Per ottenere ciò, bisogna innanzitutto essere registrati in Camera di Commercio e possedere un numero meccanografico, poi recarsi lì, farsi dare il modulo del suddetto certificato di origine (in 5 copie), compilarlo, allegare 2 fatture originali timbrate e firmate dal titolare, allegare una dichiarazione dell’origine delle merci e una fotocopia della carta d’identità del titolare. Con questi documenti si deve poi ritornare in Cam.Com. dove pagando circa 8 Euro per diritti di segreteria, ci verrà finalmente rilasciato una copia del certificato di origine e una fattura vistata. Certamente se esportiamo spesso, possiamo comunque farci dare diversi moduli per ottenere il certificato di origine e tenerceli in ufficio. In alcuni paesi, ad esempio, il Senegal, Australia, Sud Africa, questo certificato non è richiesto. In questo caso dobbiamo però mandare 3 fatture in originali, invece di 2 come sopra descritto.

Una volta che siamo in possesso di tutta la documentazione sopra elencata ovvero:
- le 2 fatture ( o 3 se non invio il certificato di origine);
- 3 packing list;
- 3 B/L originali;
- certificato di origine con fattura vistata da Cam.Com. e se richiesto certificato Eur1 e assicurazione trasporto, posso finalmente inviare documentazione sopra elencata al mio cliente estero o al suo agente che potrà così provvedere allo sdoganamento della merce da me inviata e quindi venduta.

Naturalmente conviene farci una copia del tutto, del B/L possiamo tenerci una copia “non negoziabile” che è una copia non originale.
Per spedire i documenti conviene avvalersi di esperti come UPS o DHL, che ci forniranno anche le loro buste e in alcuni casi anche il programmino per stamparci noi le etichette con l’indirizzo e poi loro passeranno in azienda da noi a ritirare i documenti da spedire.

Esportare in Europa
E’ molto più semplice invece esportare in Europa dove generalmente è necessario solo :
-          La lettera di vettura (camionistica Cmr, o aerea, o navale); questa deve essere fornita dallo spedizioniere.
-          In un secondo momento, invieremo invece la nostra fattura al cliente.

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6 Commenti:

Alle 16 maggio 2011 alle ore 00:26 , Blogger Unknown ha detto...

Ciao, Hai qualche documento o un tuo testo riguardante il brevetto per gli oggetti? sarebbe interessante. Grazie

 
Alle 16 maggio 2011 alle ore 23:42 , Blogger Unknown ha detto...

Ottimo... Volevo sapere se avevi intenzione di scrivere qualcosa riguardo ai brevetti di oggetti. Grazie.

 
Alle 17 maggio 2011 alle ore 19:10 , Blogger Roberta Cristaudo ha detto...

Salve, grazie per l'intervento e per lo spunto! Avevo già in mente di scrivere qualcosa per quanto riguarda la registrazione del marchio in Europa e in altri paesi, potrei però completare questa parte di "tutela aziendale" aggiungendo documentazione in merito alla registrazione dei brevetti. E' interessato ai brevetti per l'Europa, internazionale o per un singolo paese nello specifico? Grazie...Buona serata!

 
Alle 17 maggio 2011 alle ore 23:00 , Blogger Unknown ha detto...

Intanto scusami che non pensavo che il primo commento fosse stato accettato e quindi ne ho fatti 2 :) Comunque sarei interessato per il brevetto sia in europa che internazionale; più che altro il quale sarebbero le pratiche da fare dall' inizio fino all accettazione del brevetto ( Organi a cui rivolgersi, moduli da compilare ecc..) P.S dammi tranquillamente del TU :)

 
Alle 19 luglio 2012 alle ore 18:59 , Anonymous Anonimo ha detto...

Salve, Mi scusi prima di tutto.
Non leggo abitualmente il suo blog, ci sono capitato per caso, Quello che ho visto è questo articolo, davvero preciso, complimenti.

A questo punto, la ringrazio già per quello che ha scritto, che mi servirà sicuramente, ma dato che ci sono provo ad entrare più nello specifico.

Devo esportare prodotti alimentari in Qatar. Mi basta avere quello che lei ha scritto qui sopra??
Per quanto riguarda dazi, tasse, normative o altre barriere non tariffarie?? Forse chiedo troppo, comunque la ringrazio in Anticipo, passerò più spesso in questo blog.

 
Alle 11 gennaio 2013 alle ore 21:28 , Anonymous Anonimo ha detto...

Salve
prima di tutto,complimenti per il lavoro che porti avanti.
Avrei una domanda dall'aspetto semplice:
Se apro una partita iva di export per vendita di prodotti alimentari, di che documenti ho bisogno per spedire e vendere li'?. In pratica non sono io il produttore comprero' e rivendero' in Germania

 

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